Libri e film non possono in alcun modo avere lo stesso stile narrativo, nel libro si possono fare digressioni senza confondere il lettore, lo stesso non si può fare con i film, o si ottiene una confusione a dir poco insormontabile ( provate a seguire e capire dall'inizio the Butterfly effect e poi se volete contestate). Il film non può esprimere sentimenti tramite pensieri lo può fare tramite immagini e parole, o risulta lento e monotono. Le differenze tra libro e film possono essere molteplici. Per questo il mio giudizio su Harry Potter e i doni della morte parte prima non sarà relativo a quanto corrisponda al libro o alle parti mancanti che potrebbero essere più o meno fondametali, ma sarà il commento di un film, che segue la narrazione dei film precedenti e non dei libri.
Sabato quando sono uscita dal cinema dopo averlo visionato chi era con me ha commentato: "non hanno mai indossato il mantello dell'invisibilità". No non l'hanno mai fatto come raramente è stato utilizzato negli altri film e solo per brevi tratti, ma voi vorreste andare al cinema a vedere un film in cui i protagonisti non si vedono MAI perchè sempre coperti da un mantello dell'invisibilità? Io sinceramente no e lo stesso deve aver pensato David Yates che per rendere meno noiosa e più gestibile la prima parte del film ha deciso di eliminare l'uso di questo strumento molesto alla rappresentazione visiva.
Il film in sè è ben strutturato, scorrevole ,molto più dei precedenti ,grazie alla libertà data dall'aver suddiviso il racconto stesso in due parti, lento inizialmente, come lo stesso racconto su cui si basa, centra i punti chiave, riporta con maestria sulla scena personaggi lasciati in disparte precedentemente e che si riveleranno fondamentali, ci racconta i sentimenti dei protagonisti anche meglio di come la Rowling stessa faccia nel libro e ci commuove.
Una nota particolarmente positiva deve essere inserita sulla capacità con poche parole o piccoli gesti di riassumere le ansie dei protagonisti. Ron chiede ad Harry < ma ti fidi ancora di lui?> riferendosi al defunto Silente e riassumendo quello che è il dubbio più grosso di Harry. Ancora Ron che vedendo tornare alla tenda il suo migliore amico e Hermione, insieme,mentre parla del profumo di lei, equivoca tutto, ci mostra quanto grande sia effettivamente la sua insicurezza. Potrei citarne altri ma vi racconterei un film.
Insomma un film da vedere. Unico neo: i toni cupi ed alcune scene non sono più adatti ai bamnini, sarebbe stato il caso di sconsigliarlo a un pubblico minore di 12 o addirittura 14 anni.
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